L’Istituto di Vigilanza Privata Corpo Guardie di Città , in piena pandemia da Coronavirus Covid-19, fu autorizzato il giorno 12 Maggio 2020 dalle ore 16:00 alle ore 19:00 ad effettuare le riprese fotografiche sulla Piazza del Duomo di Pisa per la pubblicazione ( libro IL TURNO DI GUARDIA ) che fu realizzata in occasione dei 20 anni dalla fondazione del Corpo Guardie di Città. In quella particolare situazione pandemica, è stata una vera e propria rarità, nel senso che oltre all’autorizzazione, furono messe in atto tutte le pratiche necessarie affinché venissero rispettati gli standard di sicurezza sanitari richiesti per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti presenti nella location per lo shooting. Il 9 agosto 2023 la Torre di Pisa ha compiuto 850 anni. Il 9 agosto del 1173, fu posata la prima pietra per la realizzazione della Torre di Pisa, così, nell’anno del suo 850esimo anniversario, è stato istituito un comitato di esperti per organizzare e coordinare il calendario di eventi che sono terminati il 9 agosto 2024. Tra i monumenti più conosciuti su scala globale, la Torre di Pisa è un’icona assoluta dell’arte italiana. È patrimonio dell’Unesco dal 1987. Alta 58 metri, la torre vanta 207 capitelli e ben 273 gradini, senza dimenticare il suo tratto più caratteristico: un’inclinazione che attualmente è di circa 5°. Si tratta del campanile del complesso religioso della Piazza del Duomo: la torre spicca tra la cattedrale, il camposanto, il battistero e il Museo dell’Opera del Duomo. La Torre, oggi, seppure appare “in gran forma”, viene da anni difficili, nel 1995, la Commissione di salvaguardia scelse di provare un ancoraggio al terreno per ridurre la pendenza: non funzionò e c’è chi temette il peggio. Invece la tenacia di Michele Jamiolkowski, ingegnere geotecnico di recente scomparso e presidente di quella commissione, trovò la soluzione vincente: la sottoescavazione del terreno per ridurre la pendenza e salvarla. “Quel salvataggio – osserva il presidente dell’Opera Andrea Maestrelli – rende possibile ancora oggi apprezzare lo sforzo progettuale dei nostri antenati nella disposizione dei monumenti della piazza, sebbene edificati in epoche diverse”. Essi infatti sono tali da rappresentare la vita umana. Partendo dalla nascita (il Battistero), si va alla vita cristiana (la Cattedrale e il suo Campanile), alla sofferenza (l’Ospedale oggi in parte Museo delle Sinopie) e alla morte (Camposanto Monumentale)”. “Non si pensi che la missione sia compiuta – conclude Maestrelli – Il futuro si basa su due parole sinergiche: sostenibilità e accoglienza. Vogliamo pensare a un campanile illuminato con energia rinnovabile e accessibile a tutte le forme di disabilità. Le bellezze della piazza devono essere accessibili a tutti perché ideate per tutti“.
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