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19/07/2024 - 19/07/2024
Mariano Bizzarri Ollandini si congratula con Andrea Bocelli per i suoi trenta anni di carriera
“ Congratulazioni Andrea Bocelli.
Ti meriti questo e altro!
Per la tua splendida carriera e per l’uomo meraviglioso che sei.
Non hai mai permesso a nessuno di dire che era impossibile e hai sempre creduto in te stesso grazie all’amore e al supporto di tua madre, la prima persona che ha creduto in te e nel tuo talento ! ”

Con queste parole Mariano Bizzarri Ollandini, Presidente del Corpo Guardie di Città, ha voluto omaggiare i 30 anni di carriera del Maestro Andrea Bocelli conosciuto personalmente il 28 giugno 2011 in occasione delle celebrazioni per il secolo di vita della Chiesa di Sant’Ermete a Forte dei Marmi.

Andrea Bocelli ha raggiunto gloria, successo e fama sicuramente per meriti eccezionali ma anche perché sua mamma, Edi Aringhieri, non ascoltò i medici che le consigliarono di abortire perché il bambino sarebbe venuto al mondo con qualche forma di disabilità.
La giovane e coraggiosa sposa decise di non interrompere la gravidanza e lunedì 22 settembre 1958 , nel giorno della fiera paesana di Lajatico, il bambino nacque con un glaucoma congenito che lo avrebbe reso ben presto cieco.
Mamma Edi quando mise al mondo Andrea Bocelli aveva soltanto 20 anni e quando suo figlio perse totalmente la vista, a seguito di una pallonata sugli occhi ricevuta durante una partita a calcio, aveva soltanto 32 anni, ma non si scoraggiò e divenne una figura fondamentale nella vita di Andrea.
Donna coraggiosa, dal carattere forte e generoso, accompagnò il figlio durante gli anni più difficili perché è stata lei a capire per prima l’intelligenza e soprattutto il talento musicale di Andrea.
Portò Andrea a Reggio Emilia ad apprendere la lettura in braille, dopo lo iscrisse all’allora Istituto musicale Pietro Mascagni di Livorno, oggi conservatorio, nel quale un Bocelli poco più che bambino iniziò a studiare, poi gli permise di frequentare lezioni private con importanti maestri di musica e di canto dove ha maturato un’impostazione classica che per Andrea è stata fondamentale.
L’adolescenza e la giovinezza di Andrea Bocelli sono state caratterizzate da una formazione costante che prevedeva, quasi tutti i pomeriggi della settimana (la mattina frequentava le scuole dell’obbligo a Lajatico e poi il liceo e l’università a Pisa), di essere accompagnato, a lezione di musica o di canto, in auto dalla madre che partiva da La Sterza, una frazione di Lajatico, per Firenze, Livorno e altre città della Toscana, sfidando talvolta condizioni meteo sfavorevoli, e che lo attendeva in macchina prima di riportarlo a casa.

Per Andrea Bocelli la sua mamma è sempre stata una straordinaria motivatrice e il 27 maggio 2022 quando Edi Aringhieri, 84 anni, originaria di Ponsacco (Pisa) è morta all'ospedale di Pontedera, per il Maestro è stato come perdere un piccolo tassello della sua identità.

La storia di Andrea Bocelli è ormai nota a tutti ma sentirla raccontata dalla protagonista “la mamma del famoso tenore italiano” fu per Mariano Bizzarri Ollandini un'esperienza indimenticabile.
“ Giovedì 13 settembre 2012 fu un giorno speciale ” – racconta Mariano Bizzarri Ollandini – “ il giorno in cui ho conosciuto Edi Aringhieri una donna straordinaria che, in occasione del conferimento del " Campano d'oro " ( il prestigioso riconoscimento che l'Associazione laureati dell'Ateneo pisano - Alap - assegna ogni anno a personalità di chiara fama internazionale che si sono laureate a Pisa ) al figlio Andrea Bocelli , mi raccontò tutti i capitoli della vita del grande Maestro Bocelli, dalla difficile gravidanza alle sofferenze del bambino per la sua cecità, dai problemi nella gestione di un ragazzino "speciale" ai sacrifici per garantire una formazione musicale al talentuoso figlio che solo lei, inizialmente, ascoltava, spronava e supportava.
Pensate che in occasione di questa premiazione la signora Edi Bocelli venne da sola a Pisa senza dire niente al figlio Andrea perché voleva assistere in disparte al prestigioso riconoscimento che l' Associazione dei laureati all' Università di Pisa avrebbe consegnato al suo talentuoso figlio.
Mi trovavo seduto su una panca a metà della Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano a Pisa, gremita in ogni suo posto, e vedendo una donna camminare verso l'altare per cercare un posto dove sedersi, la invitai ad accomodarsi accanto a me visto che un mio collaboratore si era dovuto allontanare.
La signora si sedette e con gli occhi lucidi/emozionati mi disse che era molto orgogliosa di suo figlio Andrea perchè avrebbe ricevuto un premio a cui teneva molto.
Solo in quel momento capii che era la mamma di Andrea Bocelli.
Durante la cerimonia abbiamo parlato molto e lei mi raccontò diversi dettagli della difficile vita del grande Maestro.
Nel momento in cui ci fu la premiazione e fui chiamato all'altare, invitai la signora Edi Bocelli a seguirmi ma lei, inizialmente, non accettò il mio invito perché non voleva mettere in difficoltà il figlio Andrea, così mi disse, ma io insistei dicendole che parte del premio era anche suo e sicuramente il figlio Andrea sarebbe stato contento di condividere con lei quel prestigioso riconoscimento.
Andammo insieme verso il luogo della premiazione raggiungendo il Presidente Alap Paolo Ghezzi , il Rettore dell' Università di Pisa e il Maestro Andrea Bocelli e fu una grande emozione per tutti i presenti ma soprattutto per il figlio di Edi Aringhieri."

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